Sauvignon Blanc IGT Dolomiti 2022 - de Vescovi Ulzbach
Abbinamenti: Molluschi, Primi di pesce, Primi di terra, Secondi di pesce
Gradazione: 13.00%
Scheda prodotto
| Tipologia vino | Vino Bianco |
|---|---|
| Formato (Litri) | 0.75 |
| Uve | Sauvignon Blanc 100% |
| Temperatura di servizio | 8-12°C |
| Solfiti | Contiene solfiti |
| Zona di produzione | Val di Non, Trentino Alto Adige | Spormaggiore e Vigo di Ton (TN), Italia |
|---|---|
| Altitudine | pendenza | 450 / 475 mt. slm | collinare. |
| Tipo di terreno | Argilloso. |
| Forma di allevamento | Spalliera con potatura a guyot |
| Anno d’impianto | età delle viti | 2006-2009 |10 - 15 anni |
| Metodo di coltivazione e difesa | Biologico certificato |
| Metodo ed epoca di raccolta | Selezione grappoli e raccolta manuale in cassettine e/o bins (15 Kg/2 q.li) a fine settembre. |
| Resa per ettaro e per pianta | 90 - 100 q.li/ha (60 – 70 Hl/ha) | 1,2/1,5 Kg/pianta. |
| Vinificazione | Diraspatura. Macerazione pellicolare a freddo per 10 - 15 ore. Pressatura soffice e delicata. La fermentazione alcolica dura 15 - 20 giorni a 16° C in acciaio inox. Utilizzo di lieviti selezionati. |
| Maturazione | sulle fecce fini per 6 mesi in acciaio inox. |
| Affinamento in bottiglia | 2 - 4 mesi |
| Imbottigliamento | btl. prodotte | Febbraio-Marzo | 10.000 bottiglie. |
Il Sauvignon Blanc IGT - Vigneti delle Dolomiti nasce da un vigneto coltivato in Valle di Non ed è figlio della convinzione che tale territorio si distingua per essere dotato di un terroir qualitativamente unico.
Le dolci colline di questo incantevole altopiano sono caratterizzate da un enorme potenziale legato alle specificità del suolo ed alle peculiarità del clima che consentono di produrre vini di grandissima personalità ed eleganza.
Il Sauvignon Blanc, alla vista si presenta di colore giallo paglierino con delicate sfumature oro e verdoline. Al naso seduce con una nota aromatica tra cui spiccano fiori di sambuco, lime e biancospino, nel finale si riconoscono cassis e frutti esotici (ananas, mango, frutto della passione). Al palato si sprigiona una fresca e piacevole nota salata; si riconoscono le sensazioni percepite al naso arricchite da pesca bianca, mela ed ortica. Retrogusto agrumato e persistente.
La storia che unisce i de Vescovi al Campo Rotaliano inizia nel 1641 quando, da Vermiglio nella Valle del Sole, Vigilio de Vescovi scese a Mezzocorona lungo il corso del torrente Noce, anticamente denominato Ulzbach. Dal 1708 si dedicano alla coltivazione della vite ed alla produzione di vino. Nel 2003 Giulio de Vescovi rilancia l’attività di famiglia dedicandosi al Teroldego Rotaliano, indiscusso vino principe di questo territorio. Qualche anno più tardi sviluppa, in collaborazione con alcuni amici, un progetto viticolo in Val di Non, da cui oggi ottiene vini bianchi di grande personalità ed una base spumante.